lunedì 5 novembre 2007

VIA I ROM O LI CACCIAMO NOI !!!!



Il campo rom preso d'assaltoROMA - «Col bastone vado a fare la spesa, col bastone legato al manico del carrello così se tentano di scipparmi glielo do in testa. Si può vivere così, dopo questo regalo che mi ha fatto Gesù?». La signora spinge faticosamente una carrozzina con un ragazzo disabile che si lamenta. Coro di donne davanti alla piazzetta di via Pio Brizzarelli, Ponte Mammolo, il giorno dopo il raid con sassi, spranghe, coltelli e bottiglie incendiarie contro un piccolo campo nomadi seminascosto dalla sterpaglia che lambisce via Furio Cicogna. Rabbia, mugugni e una tensione che si cresce pericolosamente e minaccia nuove esplosioni. Carabinieri dappertutto, i militari delle due stazioni di zona che si sono messi in mezzo coraggiosamente e hanno evitato il peggio. Due marescialli esperti, con i volti segnati dall´esperienza, allargano le braccia. «La gente è esasperata e c´è chi trascende, anche perché molti di quelli che hanno preparato il raid sono pregiudicati, non sono persone che firmano esposti o denunce». Proprio in queste ore, Fabrizio L., 40 anni, fermato durante la spedizione punitiva di mercoledì notte con due coltelli nello zaino, è stato condannato a otto mesi di carcere: arresti domiciliari. «Ma quale raid, hanno fatto bene» l´uomo in tuta schizza via la sigaretta a due metri di distanza. Siamo a via Vittorio Valletta, davanti ai casermoni color arancione che sembrano costruiti col Lego, tanti balconi pavesati di panni stesi ad asciugare. «Vuoi sapere com´è andata sul serio o scrivere le solite str...? Beh gli zingari sono venuti a rubare un motorino, come fanno tutte le notti. Un gruppo di ragazzi li ha beccati, li ha inseguiti fino al campo ed è finita così. Veniteci voialtri ad abitare qui e tra tre mesi, quando vi avranno scassato la macchina e rubato in casa, ne riparliamo».
Ecco una coppia di romeni che esce dal campo spingendo una carrozzina col bambino. Giovanissimi, disarmanti. «Che male facciamo? Siamo tutti musicisti, andiamo a suonare alle feste, non rubiamo, non diamo fastidio a nessuno - dice lui con un sorriso pieno di denti d´oro mostrando un clarinetto collegato a un amplificatore portatile - ci volevano dare fuoco, perché?». Il capo del campo ha una camicia a strisce, un cappelluccio sbilenco e due incredibili scarpe bianche e nere. Furbissimo, recita a soggetto stringendo la mano al comandante della stazione del Tiburtino III. «Grazie maresciallo, grazie per la vita, ci ha salvati, i giornalari scrivono solo bugie, noi siamo puliti, i nostri figli vanno a scuola con gli italiani, ora che siamo comunitari nessuno ci caccia più via e allora perché tutto questo odio?». Scenario classico: roulotte sfondate, cani macilenti, donne indaffarate, uomini stravaccati sulle sdraio che fumano o si guardano attorno con aria indolente. A pochi chilometri di distanza, scorre via Casal de´ Pazzi che lambisce il carcere di Rebibbia e il panorama cambia di colpo: bei negozi, traffico, uffici. Un uomo pieno di tatuaggi, muscoli gonfi e un orecchino da marinaio fa un gesto di disprezzo. «Quelli del raid sono solo delinquenti, vigliacchi che se la prendono coi più deboli. Al campo di Salone ci sono zingari pronti a reagire col fucile a canne mozze, per questo hanno attaccato quei quattro poveracci. Ma il quartiere non è con loro, qui c´è gente che ragiona». «E intanto le borgate sono invase dagli zingari, il comune se ne frega» lo rintuzza una massaia. Il comune, in realtà, ha sgomberato, dal 2001 oltre 60 insediamenti abusivi e fornito assistenza alloggiativa (tra campi attrezzati e centri di emergenza) a oltre 12.500 persone. Ma questi sono solo numeri e quando la rabbia sale le cifre non contano. Come al Trullo dove mesi fa un bar frequentato da romeni fu completamente raso al suolo. La fontanella di via Brizzi è a secco: «Ci si venivano a lavare tutte le mattine, uomini e donne, completamente nudi - sbottano due signore che tornano dal supermercato - una volta, per prendere l´acqua, gli zingari hanno provocato un incidente e hanno quasi ammazzato un ragazzo, allora abbiamo chiamato l´Acea». Quante guerre sono cominciate proprio per l´acqua?
Ma quale acqua e acqua ......Roma Milano stanno scoppiando.... la gente onesta non ne può più.... paghiamo tasse, si arriva a fine mese aggrappandosi.... e Prodi Veltroni e company...... stanno a mediare...... proporrei di imbarcare anche loro per bucarest.... solo andata.....
SE LO STATO LATITA LA GIUSTIZIA CE LA FACCIAMO NOI !!!!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo con tutto quello che hai detto ma non riesco a capire berlusconi per quale motivo non fa niente.é un corrotto non gliene fotte un cazzo di noi il lodo alfano quello l'ha fatto subito così da non finire in galera ma x sti cazzo di immigrati di merda che delinquono nel nostro paese,sulla nostra terra,sul nostro suolo dove siamo nati e cresciuticosa ha fatto di concreto?le ronde dovrebbero essere armate...i reati per stupro alzati della pena a 20 anni se sei immigrato.loro che con le loro capanne come sanguisughe sfruttano ogni risorsa di un luogo e quando si esauriscono cambiano smontano le capanne e vanno ad occupare un altra periferia....
ci vorrebbe AN da sola al governo.con la lega fiamma tricolore FN e Frontenero!

by free

Antonio ha detto...

I rom vanno cacciati tutti via dall'Italia a pedate forti... ci vuole ben altro che l'inetto governo al potere. Possibile che questi ladri, straccioni, parassiti, appestati, bugiardi, vigliacchi, sfruttatori, scrocconi di denaro pubblico... non si possano cacciare anche se i 9/10 della popolazione italiana NON LI VUOLE? Un motivo ci sarà, se hanno una nomea peggiore della peste. SONO peggio della peste.

Anonimo ha detto...

L'Italia. Un patrimonio culturale che ci invidiano in tutto il mondo, una cultura fortemente influenzata da quella greco-romana, dove ha avuto origine il rinascimento, e dove artisti da tutto il mondo hanno realizzato opere che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura italiana che hanno attraversato i secoli, permettendoci di ammirarle anche ora. Una vera e propria gemma di arte e cultura, in Europa e nel mondo. E il nostro governo permette che questi subumani ci defechino sopra. L'Italia NON è un paese per zingari, africani o est-europei, perché quei popoli non sanno apprezzare questo vero e proprio tesoro, anzi lo stanno poco a poco degradando con i loro atti di vandalismo (addirittura ho visto qualche anno fa dei graffiti su delle rovine romane, il che è tutto dire) e con le loro baraccopoli. Quindi, per il bene del nostro patrimonio, ma anche de nostro personale benessere, gli immigrati e i rom devono essere espulsi dal nostro paese come i cancri che hanno dimostrato di essere.
Jacopo

Anonimo ha detto...

I rom sono una cosa schifosa.. se vogliono vivere in Italia che rispettino le leggi e che lavorino come gli italiani, altrimenti che vadano a fare le sanguisughe altrove! L'Italia agli Italiani! Non so come sia possibile che ci sia gente (le zecche rosse) che lo difende ancora dopo lo schifo e il disordine che portano al nostro paese! Vergogna, gente che non riesce a arrivare a fine mese o che non ha una casa e noi difendiamo delle bestie che rubano e ammazzano come loro!